Artista dalla mente vigile e critica, Igor Levit viene descritto dal New York Times come uno degli “artisti più importanti della sua generazione”. E’ stato nominato "Recording Artist 2020" e “Gilmore Artist 2018” da Musical America. Nel novembre 2020 è stato nominato per un Grammy nella categoria “Best Classical Instrumental - Solo“.
Nel campo dei recital, Igor Levit si esibisce regolarmente nelle sale da concerto e nei festival più rinomati del mondo. E’ apparso come solista con le più importanti orchestre, tra cui la Cleveland Orchestra, la Gewandhausorchester Leipzig, la Royal Concertgebouw Orchestra e la Filarmonica di Vienna.
Il prossimo progetto di Igor Levit include concerti a Boston, Chicago, Los Angeles, New York, Amsterdam, Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Vienna e Tokyo. Nel corso del 2022 Igor Levit presenta in anteprima mondiale un nuovo concerto per pianoforte scritto per lui da William Bolcom e un pezzo solista scritto per lui dal pianista jazz Fred Hersch.
Nella primavera del 2021 Igor Levit e il Festival di Lucerna hanno annunciato una collaborazione pluriennale per un nuovo festival pianistico curato da Igor Levit a partire dal 2023.
Igor Levit registra in esclusiva per Sony Classical: la sua prima pubblicazione, contenente le 32 Sonate di Beethoven, risale al 2019 ed è stata premiata con il Gramophone "Artist of the Year" Award e l'Opus Klassik nell'autunno 2020.
Il suo album successivo, “Encounter”, ha fatto seguito nel settembre 2020. Registrato durante il lockdown della primavera del 2020, è un album profondamente personale segnato dal desiderio di incontro e unione umana. Il programma include brani di Bach e Brahms arrangiati da Ferruccio Busoni e Max Reger, suonati raramente, così come ‘Palais de Mari’, l'ultima opera per pianoforte di Morton Feldman. La prossima uscita di Igor Levit prevede un doppio album con i 24 Preludi e Fughe op. 87 di Shostakovitch, insieme alla Passacaglia di Ronald Stevenson su DSCH. L'artwork di questo album è stato creato appositamente dal grafico di fama internazionale Christoph Niemann, che illustra regolarmente per il New Yorker e il New York Times.
Nato a Nizhni Novgorod, Igor Levit si è trasferito in Germania con la sua famiglia all'età di otto anni. Ha completato i suoi studi di pianoforte ad Hannover con il punteggio più alto nella storia dell'istituto. I suoi insegnanti includevano Karl-Heinz Kämmerling, Matti Raekallio, Bernd Goetzke, Lajos Rovatkay e Hans Leygraf.
Nel 2005 Igor Levit è stato il più giovane partecipante al Concorso Internazionale Arthur Rubinstein di Tel Aviv, dove ha vinto l'argento, il premio speciale per la musica da camera, il premio del pubblico e il premio speciale per la migliore esecuzione di brani contemporanei.
Nella primavera del 2019 è stato nominato professore di pianoforte presso la sua alma mater, l'Università di Musica, Teatro e Media di Hannover.
Per il suo impegno politico Igor Levit ha ricevuto il 5° Premio Internazionale Beethoven nel 2019, seguito dall'assegnazione della "Statua B" del Comitato Internazionale di Auschwitz nel gennaio 2020.
I suoi 53 concerti live house trasmessi su Twitter durante il lockdown nella primavera del 2020 hanno raccolto un pubblico mondiale, offrendo un senso di comunità e speranza in un momento di isolamento e disperazione.
Nell'ottobre 2020 Igor Levit è stato insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania.
Nella primavera del 2021 Hanser ha pubblicato il primo libro di Igor Levit, intitolato “House Concert” e scritto a quattro mani con Florian Zinnecker.
A Berlino, dove risiede, Igor Levit suona su un pianoforte grancoda Steinway gentilmente donatogli dai Trustees of Independent Opera del Sadler's Wells di Londra.