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Pianoforte

Alexander Lonquich *

Biografia

Alexander Lonquich è nato a Treviri, in Germania. Nel 1977 ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande: da allora ha tenuto concerti in tutti i principali centri musicali del mondo.

Ha collaborato con direttori d’orchestra del calibro di Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Philippe Herreweghe, Marc Minkowski, Sandor Vègh e molti altri.

Alexander Lonquich collabora anche con rinomati partner di musica da camera, tra cui Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Vilde Frang, Barnabás Kelemen, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Carolin Widmann, Jörg Widmann, Heinz Holliger e Frank Peter Zimmerman, per citare alcuni.

Alexander Lonquich ha ricevuto numerosi premi dalla critica italiana e internazionale, tra cui il ‘Diapason d’Or’ e il ‘Premio Abbiati’ come ‘miglior solista’ nel 2016.

Nel ruolo di direttore/solista ha collaborato con l’Orchestra da Camera di Mantova, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées, la Stuttgarter Kammerorchester, la Münchener Kammerorchester, la Camerata Salzburg, la Filarmonica della Scala, la Tapiola Sinfonietta, l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilharmonie e molti altri.

Alexander Lonquich è ospite abituale di festival di fama internazionale, tra cui Lockenhaus, Mozartwoche di Salisburgo, Salzburger Festspiele, Beethovenfest Bonn, Ludwigsburger Schlossfestspielen, Schubertiade e Sommerliche Musiktage Hitzacker in Germania.

La sua registrazione del 2018, un doppio CD per l’etichetta Alpha-Outhere intitolato ‘Schubert 1828’ e contenente le Sonate D958, D959 e D960, ha ottenuto un ampio successo di pubblico e critica e, nel febbraio 2019, ha ricevuto il prestigioso “Preis der deutschen Schallplattenkritik”. Nel 2020 è stato pubblicato un doppio CD in collaborazione con Nicolas Altstaedt, contenente l’intero ciclo delle Sonate e le Variazioni per violoncello e pianoforte di Beethoven (Alpha Classics).

Dal 2014 Alexander Lonquich è Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, contribuendo alla formazione di giovani musicisti e all’ampliamento del repertorio dell’ensemble.

Da luglio 2020 è anche Direttore Artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.

Alexander Lonquich was born in Germany, Trier. In 1977 he won the First Prize at the Casagrande Competition: since then he has given concerts in all the main musical centres around the world.

He has collaborated with conductors such as Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Philippe Herreweghe, Marc Minkowski, Sandor Vègh and many others.

Alexander Lonquich also collaborates with esteemed chamber music partners such as Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Vilde Frang, Barnabás Kelemen, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Carolin Widmann, Jörg Widmann, Heinz Holliger and Frank Peter Zimmerman, to name a few.

Alexander Lonquich received numerous awards from Italian and international critics, such as the “Diapason d’Or” and the “Premio Abbiati” as ‘best soloist’ in 2016.

In the role of conductor/soloist he has collaborated with the Orchestra da Camera di Mantova, the Mahler Chamber Orchestra, the Orchestre des Champs Elysées, the Stuttgarter Kammerorchester, the Münchener Kammerorchester, the Camerata Salzburg, the Filarmonica della Scala, the Tapiola Sinfonietta, the Orchestra Sinfonica Nazionale RAI, the Accademia Nazionale di Santa Cecilia, the Royal Philharmonic Orchestra, the Deutsche Kammerphilharmonie and many other.

Alexander Lonquich is a regular guest of internationally renowned festivals including Lockenhaus, Mozartwoche Salzburg, Salzburger Festspiele, Beethovenfest Bonn, Ludwigsburger Schlossfestspielen, Schubertiade and Sommerliche Musiktage Hitzacker in Germany.

His recording of 2018, a double CD for the label Alpha-Outhere titled “Schubert 1828” and containing the Sonatas D958, D959 e D960, obtained a wide success of audience and critics and, in February 2019, received the prestigious “Preis der deutschen Schallplattenkritik 2019”. In 2020 a double CD has been published in collaboration with Nicolas Altstaedt, featuring the whole cycle of Beethovens’ Sonatas for cello and piano and Variations (Alpha Classics).

Since 2014 Alexander Lonquich has been Principal Conductor of Orchestra del Teatro Olimpico in Vicenza, contributing to the formation of young musicians and expansion of the ensemble’s repertoire. Since July 2020 he has been appointed as Artistic Director of Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.

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Discografia

AA. VV.

work by Auric, Français, Milhaud, Poulenc
with Frank Peter Zimmermann

EMI Angel 1994
Schumann

Intermezzi

EMI Angel 1996
Prokofiev

Complete Violin Works
with Zimmermann, Et Al.

EMI Classics 1997
Mozart

Sonatas for Violin & Piano

EMI 2002
Lewensohn

Odradek
with Andreas Arndt, Stewart Eaton, Jens Oppermann, Matthias Lingenfelder
Auryn String Quartet

Ecm 2002
Mozart

Violin Sonatas
with Frank Peter Zimmerman

EMI Classics 2004
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Press

[…] Una Maratona Beethoven immaginando il pubblico […]

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Stefano Marchetti, Il Resto del Carlino, 5 novembre 2020

[…] Cinque concerti di fila. Al virus mostriamo il fisico e un sommo Beethoven (…) Quello che un solista farebbe normalmente in una sera, Alexander Lonquich lo moltiplica per cinque […]

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Luca Baccolini, la Repubblica, 5 novembre 2020

[…] Gli altri sono esecutori, lui è un interprete. Capace di farti dimenticare che il suono scaturisce da una fisicità, da un gesto, in quanto il suo gesto è esso stesso musica: smaterializzato, da subito evocativo, danzante sulla tastiera come in un ideale liquido amniotico […]

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Elide Bergamaschi, operateatro.it, 18 luglio 2020

[…] Lonquich ha conquistato oggi, attraverso un lavoro fondato su un terreno fertilissimo, la capacità di vibrare attraverso il fraseggio schubertiano con una immedesimazione tale da lasciarci a volte sgomenti. Un fraseggio assai mobile, che non indugia a un legato di tradizione, e la sempre cangiante definizione del tempo possono essere utilizzati solamente da un artista che è perfettamente convinto di quello che fa e che ci costringe spesso a ripensare a molte proposte, da parte di altri famosi colleghi, che pensavamo essere definitive […]

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Luca Chierici, il Corriere Musicale, 6 giugno, 2018
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